Invito

La produzione della pittura parietale di Ostia

Le pitture parietali delle insulae di Ostia sono universalmente note per il loro eccellente stato di conservazione e per l’importanza che rivestono per la conoscenza della pittura murale antica, coprendo un ampio arco cronologico tra il I sec. a.C. e il IV sec. d.C. Tuttavia pochi studi hanno analizzato le dinamiche della produzione delle botteghe dei pittori, concentrandosi in prevalenza sulle fasi più antiche (epoca tardo-repubblicana, prima età imperiale) e su specifici contesti pittorici: contributi recenti hanno mostrato come in quelle fasi le botteghe che operavano ad Ostia in diversi edifici della città fossero di altissimo livello, realizzando apparati decorativi assimilabili a quelli delle contemporanee domus urbane. Dopo la costruzione del Porto di Traiano, si assiste nella città alla distruzione e ricostruzione di interi quartieri, specialmente in età adrianea, con grandi conseguenze sia sulla concezione dell’abitare (in seguito alla creazione di caseggiati a più piani, le insulae), sia per quanto riguarda la scelta degli apparati decorativi delle case. Il complesso adrianeo delle Case a Giardino costituisce al riguardo un eccellente caso di studio, in cui è possibile ipotizzare il lavoro dei pittori in stretta relazione con i costruttori delle singole abitazioni, i quali replicavano in un breve lasso di tempo gli stessi modelli planimetrici e analoghi schemi pittorici. La combinazione tra differenti parametri, quali lo studio dei motivi e degli schemi decorativi, lo studio delle tecniche di realizzazione (insieme all’identificazione dei materiali impiegati) e l’analisi del contesto architettonico, potrà consentire di identificare con maggiore precisione la natura e le pratiche delle botteghe locali di pittori che hanno lavorato nelle Case a Giardino, nel quadro più generale della città.

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